giovedì 30 dicembre 2010

I Tarocchi


I Tarocchi sono una forma di mito o di mistero che ci rincorre da secoli: se ne parla e parla costantemente, qualche volta seriamente, la maggior parte delle volte con sufficienza
I Tarocchi, o meglio, per rimanere più fedeli al loro senso più profondo, il Tarocco (essendo l'origine della parola francese, le Tarot), sono un Libro strutturato per immagini: potremmo definirli un Libro Muto, nel senso che veicolano un messaggio molto preciso la cui trasmissione non avviene attraverso il linguaggio convenzionale della parola scritta,  ma  prevalentemente tramite disegni.
Questi sono costituiti da un insieme di simboli che, contestualmente ai colori e alle etichette delle carte (ad esempio "Le Mat", "Le Monde" etc. ) creano un linguaggio codificato.
Nei Tarocchi sono contenuti Codici e Leggi. Questi elementi costituiscono, alla stregua di regole matematiche, le basi che consentono di comprendere il modo in cui i simboli dei Tarocchi sono stati collocati e la maniera con cui si esprimono.  Non sono stati posti a caso, ma secondo una struttura ordinata ed estremamente complessa. Esistono migliaia di codici e tutti rispondono alla logica di queste leggi.
I Tarocchi quindi non sono solo Archetipi, come viene generalmente ipotizzato ed accettato. Sono soprattutto i detentori di una struttura molto complessa che veicola un insegnamento preciso: sono di fatto le tappe di un autentico percorso d'Iniziazione.

tratto dal sito:
http://www.tarocchi.me/Home.html

domenica 26 dicembre 2010

Cambiamento

"Nessun problema può essere risolto con lo stesso livello di consapevolezza che l'ha creato"
A.Einstein
I problemi che vediamo in questo mondo - questa realtà - non possono essere sanati dallo stesso genere di pensiero - o senso della realtà - che li ha creati. Perchè? Perchè il "mondo" è un riflesso di quel "pensiero" e se il "pensiero" non cambia, neppure il suo riflesso - il "mondo" - può cambiare.
Quindi, per innescare una qualunque trasformazione della realtà, è necessario un cambiamento nella coscienza.

venerdì 10 dicembre 2010

La Rinascita del Sole


Pochi sanno che, intorno alla data del 25 Dicembre, quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini o soprannaturali: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horo e il padre, Osiride, si credeva fosse nato nello stesso periodo; nel Messico pre-colombiano nasceva il dio Quetzalcoath e l’azteco Huitzilopochtli; Bacab nello Yucatan; il dio Bacco in Grecia, nonché Ercole e Adone o Adonis; il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing-Shin in Cina; in Persia, si celebrava il dio guerriero Mithra, detto il Salvatore ed a Babilonia vedeva la luce il dio Tammuz, “Unico Figlio” della dea Istar, rappresentata col figlio divino fra le braccia e con, intorno al capo, un’aureola di dodici stelle.

Nel giorno del Natale il Sole, che, nel suo moto annuo lungo l’eclittica viene a trovarsi alla sua minima declinazione nel punto più meridionale dell’orizzonte Est della Terra, facendo registrare il giorno più corto dell’anno, riprende, da questo momento, il suo cammino ascendente.

Nella Romanità, in una data compresa tra il 21 e il 25 dicembre, si celebrava solennemente la rinascita del Sole, il Dies Natalis Solis Invicti, il giorno del Natale del Sole Invitto, dopo l’introduzione, sotto l’Imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mithra nelle tradizioni religiose romane e l’edificazione del suo tempio nel campus Agrippae, l’attuale piazza San Silvestro a Roma.

tratto dal sito http://www.disinformazione.it/