I bambini piccoli conoscono bene il rilassamento, sanno come respirare, come stare dentro al loro corpo, come trarre gioia e piacere dai sensi e dalle piccole cose che entrano nel campo della loro attenzione.
Le tensioni e le complicazioni esistenziali che ci siamo trovati ad affrontare crescendo ci hanno indotto a sviluppare esageratamente la mente e questo ci ha progressivamente allontanato dal nostro essere naturali, dal rilassamento che sempre segue la naturalezza e la spontaneità.
La mancanza di rilassamento e l’incapacità di contatto con l’interiorità sono caratteristiche dell’alienazione dei nostri tempi. Persi nei giochi della mente ci siamo sempre più allontanati dal corpo, dimenticando che è nel corpo, nelle cellule, che sono immagazzinati i ricordi e i messaggi più antichi e profondi. Infatti recenti scoperte hanno evidenziato come i ricordi siano conservati non solo nel cervello, ma in una rete psicosomatica che si estende in tutto il corpo, particolarmente nei recettori presenti tra i nervi e i gangli spinali, lungo tutti i percorsi che conducono agli organi interni e alla superficie stessa della pelle.
Il rilassamento genera tranquillità e benessere, il benessere conduce alla gioia, la gioia alla quiete interiore, che è alla base del rilassamento profondo, dell’arrendersi all’esistenza. Un circolo “virtuoso”, basato sull’espansione dell’integrità interiore, del vero benessere.
Il rilassamento è la capacità di stare tranquilli dentro di noi, mentre viviamo, per tutto il tempo: per poter fare questo è necessario saper guidare la nostra mente a rimanere rilassata di fronte alle sfide e alle difficoltà della vita, insegnarle a rimanere positiva, quieta e giocosa per sostenerci di fronte alle preoccupazioni: questo è quello che è necessario re-imparare.